LE ASSEMBLEE CON GLI LSU DELLA CAMPANIA RIMARCANO LA NECESSITA' DI RIPRENDERE LA LOTTA
FORMULATA LA RICHIESTA DI INCONTRO ALL’ASSESSORE REGIONALE AL LAVORO On.le Severino NAPPI
Le assemblee tenutesi in questi giorni con i LSU presso diversi Comuni hanno rimarcato l’indifferibile necessità ed urgenza di riprendere le iniziative di lotta tese ad intervenire nei confronti delle varie Istituzioni - Governo; Regione e Comuni- per riproporre la questione occupazionale anche in relazione a quanto emerso nell’incontro tenutosi in data 17 dicembre u.s. presso l’assessorato regionale della Campania al lavoro.
Nell’ambito del dibattito assembleare si sono ripercorse le alcune tappe ed affrontate le diverse questioni che, in questo ultimo periodo, hanno interessato gli aspetti occupazionali dei LSU, con particolare riguardo alle norme emanate che hanno dato facoltà agli Enti utilizzatori di questa categoria di lavoratori, di poter procede alle assunzioni.
In particolare è stato fatto riferimento alle circolari del Ministero del Lavoro intervenute nel 2007/2008 che, in applicazione dell’art. 1 comma 1156 lettera f) della legge 296 del 2006 - finanziaria per il 2007-, migliaia di LSU sono stai stabilizzati, nonché si è fatto riferimento all’accordo sottoscritto nel mese di ottobre 2008 tra OO.SS. e Regione Campania – Assessorato al lavoro- che ha determinato ulteriore prospettive di stabilizzazione per molti altri LSU
Anche in questo caso molti comuni hanno proceduto alla stabilizzazione di LSU previa sottoscrizione di protocolli con l’assessorato regionale al lavoro i cui incentivi economici per questi comuni sono stati pari a 20 mila euro annuo e per un triennio, per ogni LSU stabilizzato.
Molti comuni, anzi la stragrande maggioranza, al contrario oltre a non aver saputo, e/o voluto, sfruttare queste opportunità, hanno di fatto precluso ogni opportunità occupazionale per gli LSU utilizzati, poiché poco o nulla hanno fatto per definire gli aspetti programmatici ed occupazionali di questi lavoratori, peraltro sfruttati ed utilizzati per oltre 15 anni da questi stessi Enti.
Eppure per queste stesse amministrazioni doveva esserci, se no altro, un impegno anche morale, oltre che di responsabilità amministrativa-gestionale e, pertanto, andava ricercato ogni utile sforzo per addivenire ad una soluzione definitiva.
Oggi lo scenario è cambiato anche in relazione alle norme introdotte dal governo, ma non per questo si deve ammainare bandiera. Tutt’altro.
Infatti, partendo proprio dalle esperienze vissute e tenendo ed analizzando la poca attenzione e consapevolezza da parte dei LSU si sono perse tali e tante opportunità. Per cui, oggi, non possiamo e ne vogliamo perdere questa nuova opportunità, peraltro prospettataci dai rappresentanti Istituzionali nell’incontro del 17 dicembre presso l’assessorato al lavoro della regione campania.
In quella sede, così come riportato anche nel relativo verbale, si asseriva che nel piano straordinario elaborato dall’Assessore Nappi vi sono ulteriori risorse vincolate e dedicate alla stabilizzazione dei LSU in attività presso gli Enti della campania,.
E sulla scorta di tale nuova opportunità che dobbiamo ricostruire la vertenza richiedendo gli interventi necessari a chi è preposto, che siano certi e concreti piuttosto che lasciare gli ambiti della discrezionalità agli Amministratori Locali che, nascondendosi dietro i mille rivoli contenuti nelle stesse norme, alla fine ognuno si sente legittimato ad intraprendere, o meglio a non intraprendere, iniziative utili per risolvere le problematiche occupazionali dei lavoratori che in numerosi casi sono anche concittadini di questi stessi Comuni.
Per tali ragioni le assemblee dei LSU hanno votato in favore delle iniziative da intraprendere da questa O.S. tra cui quella, nell’immediato, di inoltrare una richiesta di incontro “ad horas” con l’Assessorato Regionale al Lavoro - On.le Nappi - e di avviare le procedure per l’indizione, a breve, di una giornata di mobilitazione regionale dei LSU le cui parole d’ordine devono essere:
a) la stabilizzazione per tutti gli LSU della campania;
b) il riconoscimento quale lavoro subordinato ed il riconoscimento dei contributi;
c) una moratoria per la copertura dei contributi figurativi;
d) l’emanazione di provvedimenti legislativi in deroga che permettono la stabilizzazione dei LSU.
La nostra azione, pertanto, in ambito regionale deve essere generale, determinata e concreta se si vuole cambiare registro.
Cambiare si può
C’è bisogno di convinzione e di partecipazione attiva dei lavoratori TUTTI
“STA ARRIVANDO UN ULTERIORE TRENO….
PRENOTIAMOLO PER POTECI SALIRE!!!”