CONTINUA LA MOBILITAZIONE DEI LSU DELLA CAMPANIA
GRANDE LA PARTECIPAZIONE DEI LSU ALLA MANIFESTAZIONE SOTTO LA GIUNTA REGIONALE
Circa 1.000 LSU della campania hanno portato, nella giornata di ieri, una forte protesta sotto la sede della Regione Campania, per l’assenza di risposte e di iniziative regionali in grado di dare positiva soluzione alle istanze avanzate dai lavoratori e proposte da USB ormai da tempo, per consentire a migliaia di famiglie e uscire dalla precarietà con un contratto di lavoro e un reddito dignitoso.
Ieri, da parte del Presidente Caldoro risposte non ce ne sono state, quindi la protesta sì è spostata in Via Caracciolo con il blocco stradale, mantenuto l’intera mattinata, nonostante la pressione e qualche contrasto con la polizia.
A seguito del blocco permanente il Presidente, per voce dell’assessore al Lavoro Nappi, ha fatto sapere che convocherà una riunione per il 3 maggio prossimo.
All’incontro USB intende ribadire e chiedere al Presidente:
• l’impegno a deliberare l’integrazione a 36 ore, a carico della regione per tutti i LSU, come avviene in Puglia e in Calabria;
• ad intervenire sul Governo per ottenere deroghe ai vincoli di spesa e al blocco delle assunzioni da realizzare con il trasferimento delle risorse attualmente erogate per l’assegno ASU direttamente agli Enti, su base pluriennale, per coprire il costo dell’assunzione;
• Individuazione di Enti e Amministrazioni dello Stato con gravi carenze di organico, per avviare le stabilizzazioni di LSU, (Uffici giudiziari, Tribunali, Agenzie Entrate ecc.)
Dal presidio è scaturita quindi la decisione di convocare una ulteriore assemblea e mantenere lo stato di agitazione fino all’incontro promesso per il 3 maggio, perché l’esperienza insegna che i rinvii da parte istituzionale servono solo a prendere tempo di fronte alla propria incapacità di affrontare, per risolverle, problematiche sociali che richiedono risorse, impegno e volontà politica.
Sempre nella giornata di ieri USB ha avuto un incontro con l’On. Cirino Pomicino, artefice dell’accordo tra il Ministro Alfano e il Presidente Caldoro, per avviare 300 lsu nei Tribunali, che può costituire un modello da seguire, al quale, però, deve seguire l’impegno all’assunzione, diversamente, si rischia solo di spostare il lavoro nero LSU dagli enti locali agli enti centrali dello Stato.