Argomento:

RICHIESTA AUDIZIONE

USB; FSI e FIALS DELL'AZIENDA OSPEDALIERA G.RUMMO DI BENEVENTO CHIEDONO L'AUDIZIONE PRESSO LA COMMISSIONE SPECIALE PER LA TRASPARENZA DELLA REGIONE CAMPANIA

Benevento -

Queste OO.SS. nel rilevare, dalla stampa, che finalmente si è deciso di convocare con urgenza il direttore generale dott. Rosario Lanzetta dell’Azienda Ospedaliera “G. Rummo” di Benevento, dopo diverso tempo che stanno segnalando irregolarità e che richiedono a diverse autorità di essere ascoltate, per come gestisce l’unica azienda ospedaliera nella provincia di Benevento, punto strategico per la salute di tutti i cittadini della provincia.

Il direttore generale, dott. Rosario Lanzetta, il direttore amministrativo, dott. Alberto Di Stasio ed il direttore sanitario, dott. Michele Rossi hanno deciso di non prestare attenzione alle segnalazioni fattegli e non sedersi più al tavolo di trattativa, ma di imperversare in atteggiamenti che sembrano sfiorare addirittura la protervia, mettendo in atto una serie di persecuzioni nei confronti dei dipendenti.

 

SEGNALANO LA PROPRIA DISPONIBILITA’ AD ESSERE ASCOLTATI E/O A CONFRONTARCI IN DIRETTA AL MOMENTO DELL’AUDIZIONE

CON IL DOTT. ROSARIO LANZETTA

 

In particolare queste OO.SS. sono disponibili a formulare osservazioni, così come hanno già fatto o avrebbero voluto fare ma non sono state ascoltate, né hanno voluto fornirci i documenti richiesti sui seguenti argomenti di importanza fondamentale per il futuro dell’Azienda in oggetto:

·        Piano Attuativo aziendale  e Pianta Organica:        
è stato adottato senza convocare le OO.SS., né ascoltare le osservazioni in merito al mancato rispetto degli accordi sindacali relativi al CCIA siglato a Novembre 2008;

·        Rideterminazione dei fondi del personale di comparto:  
è stato rilevato che la media dei compensi erogati al personale dell’Azienda Rummo è la più bassa all’interno della Regione Campania, e quindi si è richiesto di rivedere come i Fondi per tali compensi siano stati composti ed avendo rilevato che mancavano le applicazioni degli articoli 40 del CCNL 1999 e dell’art. 3 del CCNL 2001 abbiamo sollecitato l’Amministrazione a fornirci i dati di dettaglio ma ad oggi nessuna risposta è stata fornita, anzi vengono avviate delle indagini ispettive per capire come sia possibile che le OO.SS. abbiano avuto modo di capire che sono nel giusto. Sull’argomento abbiamo anche chiesto la nomina di un Commissario ad acta da parte della Regione Campania, mentre l’Amministrazione ha deciso di conferire un incarico a pagamento ad un professionista che deve essere ritenuto incompatibile poiché è stato nel tempo anche Revisore dei Conti dell’Azienda Ospedaliera e si è già espresso negativamente sugli aumenti richiesti, ad oggi non è pervenuto alcun risultato;

·        Bilanci aziendali:  
l’Azienda “Rummo” all‘insediamento dei direttori Lanzetta, Di Stasio e Rossi, aveva una perdita di esercizio pari a 68.000.000,00 euro e circa 40.000.000,00 euro di debiti. Poiché l’Amministrazione da tempo presenta bilanci con risultati positivi è sorto il dubbio che potessero essere realistici per cui si è chiesto di acquisire le copie degli atti relativi anche alla trasmissione dei dati del Conto Annuale, visto che nel piano di rientro degli scorsi anni erano emersi degli errori madornali nella trasmissione dei dati al MEF (venivano comunicati ad esempio Indennità di Coordinamento al personale Dirigente o Indennità di Struttura Complessa al personale di comparto), anche su questo non è stato fornito mai alcun riscontro;

·        Applicazione dei Decreti Regionale 57 e 63/2010:  
l’Amministrazione del Rummo si è ben guardata dal rivedere la composizione dei fondi per il personale di comparto mentre i fondi dei Dirigenti li ha rivisti in aumento prima di procedere alla loro finta riduzione;

·        Lavoro temporaneo:

il personale ausiliario, previsto in pianta organica, viene fornito da oramai 5 anni dalla GI-GROUP SpA, con modalità non previste dai CCNL e senza consultare le OO.SS. e senza mai pensare a coprire le vacanze di organico. Tanto crea un danno economico notevole a carico dei costi aziendali poiché oltre al costo del personale si deve garantire anche l’utile alla ditta aggiudicatrice, ma l’Amministrazione fa registrare una riduzione fittizia del costo del personale;

·        Mobilità in entrata di nuovo personale:         
a seguito della riduzione dei fondi ed al blocco totale delle assunzioni di personale l’Amministrazione ha deciso di avviare una serie di trasferimenti o comandi di personale in entrata, proveniente anche da fuori regione, cui ci si è opposti poiché questo comportamento riduce ulteriormente la disponibilità di risorse economiche di cui sopra e la mancata possibilità di applicazione delle norme contrattuali;

·        Mobilità interna del personale
nonostante siano state concordate con le OO.SS. e la RSU modalità trasparenti (Contratto Collettivo Integrativo Aziendale siglato nel novembre 2008) non è stato dato seguito ad alcuna procedura ivi prevista mentre invece sono in atto durante il corso di tutto l’anno 2010 delle mobilità selvagge che vedono coinvolti Rappresentanti sindacali, coniugi, semplici iscritti alle nostre OO.SS. per scoraggiare la partecipazione del personale alla vita sociale e fermare ogni tentativo di opposizione alle loro scelte;

·        Commissione di disciplina e spese legali:    
In ambito aziendale sembra siano stati conferiti incarichi di componente della Commissione disciplinare a Professionisti privati (Avvocato) ed al Dirigente dell’Ufficio Legale dell’Azienda, autorizzata ad iscriversi all’Albo mentre nessun incarico le viene conferito ed invece le spese legali aziendali crescono a dismisura (sempre a favore di una certa area);

·        Primari emeriti:      
sono stati conferiti incarichi “ONORARI” di Primario emerito ad alcuni ex Dirigenti di Struttura complessa che sembra continuino ad esercitare la loro attività professionale all’interno dell’azienda e continuino a disporre di risorse aziendali (Stanza, telefonino aziendale, disponibilità di sale operatorie) facendo da specchietto per le allodole per le loro attività private, ad un articolo di uno degli scriventi, l’Amministrazione ha deciso di conferire un ulteriore incarico ad un avvocato per querelarlo per diffamazione a mezzo stampa;

·        Posizioni Organizzative:

a seguito della riduzione delle posizioni organizzative, come da decreto regionale n. 4 del 30/9/2009, l’azienda informava le OO.SS. e le stesse chiedevano la concertazione. Nonostante la richiesta, il management conferiva gli incarichi, senza sentire le OO.SS.. Una O.S., firmataria di questo documento ricorreva al giudice del lavoro. Lo stesso emetteva una sentenza, per condotta antisindacale, dichiarando illegittime le delibere di conferimento poiché non aveva sentito le OO.SS.. Il management annullava le delibere, come da sentenza e conferiva nuovamente gli incarichi senza sentire le OO.SS..   
Inoltre il CCIA del Novembre 2008, nel cui ambito sono state stabilite precisamente gli incarichi che era possibile conferire, è stato travisato a favore di un sindacalista CISL che a seguito di una sentenza negativa nella quale veniva dichiarato illegittimo il conferimento si è visto riattribuire con una nuova delibera un incarico creato ad arte per cucirgli addosso la figura, mentre ad un nostro iscritto prima gli viene conferito l’incarico, viene firmato il contratto individuale registrato e repertoriato e nel momento della crisi, dipendente dall’inasprirsi dei rapporti sindacali, gli viene revocato con scuse quantomeno puerili. Infine viene conferita nuovamente una nuova Posizione Organizzativa al Segretario Aziendale UIL, nonostante il Decreto Regionale n. 4 del 30/9/2009 che prevedeva la riduzione delle Posizioni Organizzative e dei Coordinamenti;

·        Allarme amianto:   
abbiamo avuto notizia di una sentenza del Tribunale di Benevento con allegata una relazione di un perito nominato dal giudice da cui si evince come nell’Area ospedaliera sia stata e sia ancora presente una elevata dose di particelle di amianto con livelli che vanno dallo 0,2 all’1,8 e per cui il giudice ha deciso a favore di alcuni ricorrenti. Interpellata l’Amministrazione essa non ha fornito alcuna indicazione circa la presenza di manufatti in amianto di natura pericolosa, non ha specificato i provvedimenti da porre in essere a tutela del personale, non ha fornito le certificazioni richieste anzi asserisce di non volerle fornire nella forma prescritta dall’INAIL, infine afferma che il problema non sussiste perché non c’è lavorazione di manufatti in amianto;

·        Straordinario personale comparto:

Nonostante gli inviti da parte regionale a ridurre il ricorso al lavoro straordinario la carenza del personale viene coperta con tale strumento:

anno 2009: ore assegnate 19703 – ore consumate 33602;

anno 2010: le ore assegnate (19703) già sono finite con il mese di settembre;

·        Carenza personale area comparto:

dalle disposizioni regionali era prevista una certa percentuale di assunzione di personale, cosa che questa azienda non ha mai messo in pratica, volutamente, per far sì che il bilancio da passivo diventasse attivo; inoltre nel CCIA 2006-2009 è stato previsto che la carenza di personale dovuta a lunga malattia, legge 104, aspettativa, ecc. poteva essere sostituita con lavoro interinale, mai fatto;

·        Lavori ex art. 20    
abbiamo chiesto di conoscere il fondo iniziale, la spesa alla data odierna, lo stato dei lavori, il rispetto dei tempi previsti per il completamento, la data di fine lavori, il risvolto sulle attività e sulla dotazione organica – A TUTTOGGI NON SI E’ RICEVUTA ALCUNA RISPOSTA;

·        Relazioni sindacali:         
in data 15 dicembre 2010, si è tenuta l’assemblea dei lavoratori; uno dei punti in discussione era il ripristino delle corrette relazioni sindacali poiché il management si rifiuta di incontrare le stesse, chiedendo un incontro “ad horas”, cosa per la quale a tutt’oggi non si è avuta ancora risposta

 

Di tutto quanto sopra siamo disponibili a fornire ulteriori dettagli e documentazione.

Infine, poiché corre voce di una proroga degli incarichi fino al giugno 2011, chiediamo che al 31 dicembre 2010 venga revocato l’incarico al dott. Rosario Lanzetta, nonché i contratti con il Dott. Alberto Di Stasio (Direttore Amministrativo) ed al Dott. Michele Rossi (Direttore Sanitario), provvedendo se del caso anche alla nomina di un Commissario Straordinario con il preciso incarico di ristabilire una gestione corretta dell’Azienda Ospedaliera Rummo all’insegna di corretti rapporti sindacali e venga risolto la problematica relativa ai fondi del personale dipendente.

 

 

 

              F.S.I.                                    FIALS                                                   RdB

  (Giovanni PARENTE)                     (Mario CIARLO)                              (Pasquale RUGGIERO)