INFORMAZIONI OPERATIVE - “BONUS MAMME” -

Parte il bonus mamme per Lavoratrici : a chi spetta, come funziona e cosa fare per averlo.

Benevento -

La Legge 30 Dicembre 2023, n. 213 (legge di Bilancio 2024), all’art. 1 - commi 180 e 181 ha previsto il “Bonus mamme” che consiste nell’’esonero della contribuzione previdenziale (9,19% della retribuzione), fino a un massimo di 3.000 euro annui, da riparametrare su base mensile, per le lavoratrici che hanno almeno tre figli….

L’agevolazione riguarda tutte le mamme Lavoratrici dipendenti, sia del settore pubblico e che privato (anche agricolo, in somministrazione e in apprendistato) purché hanno un contratto a tempo indeterminato…

Le Lavoratrici domestiche sono escluse da questo bonus…

Per il 2024, in via sperimentale, il bonus è attribuito anche alle mamme in presenza di due figli….

Le madri Lavoratrici, in possesso dei requisiti, a partire dal mese  gennaio 2024, hanno diritto all’esonero della contribuzione previdenziale...  Se la nascita del secondo figlio interviene in corso d’anno, il bonus sarà riconosciuto dal mese di nascita fino al compimento del decimo anno del bambino

Nel 2025 e nel 2026, invece, il beneficio è assegnato dalla nascita del terzo figlio e si conclude con il compimento del diciottesimo anno dell’ultimo figlio

Per ulteriori approfondimenti, consultare la circolare INPS 31 gennaio 2024, n. 27 cliccando su questo link https://www.inps.it/it/it/inps-comunica/notizie/dettaglio-news-page.news.2024.02.bonus-mamme-pubblicata-la-circolare-inps-con-le-modalit-operative.html

Ma vediamo come funzionaIn concreto, il risparmio è dato dal fatto che la lavoratrice non paga i contributi previdenziali (come dicevamo prima, la misura ne prevede l’abbattimento totale), che per la quota a carico del lavoratore sono pari al 9,19% della retribuzione.

Lo sgravio, pertanto, può essere fino a un massimo di 3.000 euro annui da riparametrare su base mensile…  Quello che aumenta, in busta, è l’importo della retribuzione netta… 

Nella pratica, il “guadagno” in busta può quindi arrivare fino ad un massimo di 250 euro, la cui misura, la ricordiamo decorre dal mese di Gennaio 2024.

 Quali i REQUISITI… Come dicevamo prima, l’esonero contributivo riguarda tutti i rapporti di lavoro dipendente a tempo indeterminato,  compresi i casi di regime di part-time, con l’esclusione dei rapporti di lavoro domestico…  Non ci sono limiti di Isee per l’applicazione della misura.

… In via sperimentale per il 2024 il Bonus spetta anche alle Mamme Lavoratrici con due figli minorenni, di cui uno deve avere un’età al di sotto di 8 anni… Le madri, in possesso di tali requisiti  2024 hanno diritto all’esonero contributivo dal mese di gennaio. Se la nascita del secondo figlio interviene in corso d’anno, il bonus sarà riconosciuto dal mese di nascita fino al compimento del decimo anno del bambino…

Per periodi di paga dal 1° gennaio 2024 al 31 dicembre 2026, il beneficio è assegnato a chi ha già tre figli o dalla data di nascita del terzo figlio, e si conclude con il compimento del diciottesimo anno dell’ultimo figlio…                        

 COME OTTENERE IL BONUSPer ottenere l’accesso alla misura, le lavoratrici con contratto a tempo indeterminato possono comunicare al loro datore di lavoro la volontà di avvalersi dell’esonero in questione, comunicando il numero di figli e i codici fiscali dei bambini… Poi sta al datore di lavoro comunicare  i dati all’Inps che, dopo le relative verifiche, farà scattare l’erogazione del bonus….                

In alternativa, il bonus può essere richieste direttamente all’Istituto utilizzando la funzionalità che a breve sarà resa disponibile sul portale INPS, con uno specifico messaggio, rendendo note  le specifiche  modalità…

Come USB riteniamo che  NON si può andare avanti con questi Bonus i quali poi, e lo ricordiamo, sono sempre misure palliative ed erogate sotto forma di “sgravi fiscal”, peraltro  parametrate nell’arco di tempo ben definiti, e  non già misure economiche strutturali e di aumenti stipendiali in ordine delle quali  Le/i Lavoratrici/ri, possono organizzare e sviluppare la propria vita, contemperandola alla perdita del potere di acquisto dovuto  al caro vita , all’aumento dell’inflazione  e dei beni di prima necessità, per non parlare di Sanità e Trasporti giusto per fare alcuni esempi… 

Dovremmo ribellarci in tal senso anche rivendicando lavoro vero e garantito, aumenti contrattuali veri e concreti anziché continuare a ricevere questi bonus… 

USB sempre dalla parte dei più deboli..

                                                                                                     Coordinamento Provinciale USB - Benevento