Uniti per il reddito, la mobilitazione di Benevento

Importante iniziativa contro la precarietà, lo sfruttamento e le disuguaglianze, a difesa del Reddito di Cittadinanza

Benevento -

Prosegue la campagna Uniti per il Reddito che vuole essere il monito per interventi alla necessità di un sostegno al reddito per un forte aumento dei salari in tutti i settori del lavoro,  sia essi pubblici che privati, per dare opportunità lavorative a coloro che oggi non hanno queste possibilità, ma che sia un lavoro stabile e garantito e contrattualmente regolato.

Con le politiche del governo Meloni ci ritroviamo,  nuovamente, in un contesto che mira nel proliferare quel sistema di sfruttamento e della precarietà tant’è vero che  con il programma GOL, piano attuativo del PNRR, il governo annuncia l’intenzione di avviare al lavoro 3 milioni di disoccupati nel giro di tre anni, per la maggior parte beneficiari di RdC o NASPI/DIS-COLL, con un sistema integrato fra Centri per l’Impiego e agenzie private di collocamento e formazione, obiettivo per cui sono stati stanziati 4,4 miliardi di euro.

Oggi questa previsione è stata contestata  con forza poiché la troviamo non solo insufficiente ma  perché è l’ennesimo passo che viene fatto in direzione delle agenzie private e della precarietà.

Sappiamo bene cosa hanno prodotto le agenzie private, che tendono nel ricollocare, con salario e diritti ai minimi termini.

Per tali motivi abbiamo chiesto al Direttore dell’Ufficio, nell’incontro tenutosi durante la manifestazione ,  che bisogna attivare un tavolo per monitorare il procedimento del programma GOL;  che i fondi pubblici  devono  essere usati  per distribuire Reddito alla popolazione,  offrire lavoro pubblico, stabile e ben pagato;  che le modalità di collocamento al lavoro  devono passare per i Centri per l’Impiego pubblici, e questi enti vanno potenziati con risorse e organico aggiuntivo.

Per questo la nostra battaglia è contro le misure che vuole attivare il Governo Meloni  poiché la soluzione non è togliere il reddito di cittadinanza ma piuttosto ampliarlo e affiancarlo a un salario minimo e un reddito di base universale.