Stop omicidi sul lavoro! Basta morti sul lavoro e per il lavoro! Il presidio alla Prefettura di Benevento
Protesta contro le stragi sui luoghi di lavoro ed in solidarietà e vicinanza alle famiglie dei lavoratori morti nella stazione di Brandizzo
Questa mattina, venerdì 1° settembre, siamo scesi in piazza a Benevento dopo il gravissimo incidente ferroviario che a Brandizzo, a pochi chilometri da Torino, ha ucciso cinque lavoratori della manutenzione, ferendone altri due.
Con un nodo in gola misto di rabbia e tristezza per questa ennesima strage abbiamo dato voce alla rabbia verso un sistema fatto di precarietà e sfruttamento che ha portato l’Italia ad essere un paese in cui in media ci sono 3 morti al giorno sui luoghi di lavoro.
Nell’esprimere tutto il nostro cordoglio e la nostra solidarietà alle famiglie per le vittime di Brandizzo, abbiamo sentito il dovere di puntare il ditocontro lo smantellamento dei diritti dei lavoratori nel nostro paese, a partire dalla difficile situazione della nostra provincia, stretta nella morsa della disoccupazione, della precarietà e dell’emigrazione.
Come risultato della mobilitazione odierna abbiamo ottenuto un incontro in Prefettura con la dirigente del Gabinetto del Prefetto. dott.ssa De Feo, a cui abbiamo esposto la necessità di aumentare la vigilanza nella nostra provincia riguardo la sicurezza sul lavoro, visto che anche da noi ci sono, ad esempio, importanti appalti di RFI legati alla costruzione della linea alta Velocità, alta Capacità Napoli - Bari.
Durante l’incontro abbiamo chiesto la convocazione di un tavolo sulla questione della sicurezza sui luoghi di lavoro, con la partecipazione delle organizzazioni sindacali, tra cui la USB, poiché tante sono le situazione elusione delle norme di sicurezza le quali, poi, seppur e attenzionate dai lavoratori non trovano gli giusti sbocchi atteso quel sistema lavorativo consolidato nelle forme di precarizzazioni diffuse in cui finanche i lavoratori si ritrovano racchiusi in questo contesto e circolo vizioso dove a prevalere è la paura di esporsi e di perdita del lavoro.
Anche per questo abbiamo chiesto al Vice Capo di Gabinetto del Prefetto - dott.ssa De Feo - la necessita di aprire un tavolo con le Istituzioni preposte affinché si pongano le basi anche per cercare di dare voce a coloro che, sui posti di lavoro si sentono ricattati e che non hanno la forza di denunciare come lo si dovrebbe.
La manifestazione di oggi, pertanto e come ribadito più volte in piazza e alle istituzione, è parte di un percorso che ci vedrà ancora mobilitati in tutto il Sannio con le raccolte firme di iniziativa popolare sull’istituzione del reato di omicidio sul lavoro e sul salario minimo di 10 euro l’ora.
Per questo abbiamo fatto appello alla cittadinanza tutta di unirsi nella lotta per cercare di invertire la rotta. Proprio per questo riteniamo necessaria la più ampia attivazione e partecipazione popolare per riconquistare i nostri diritti, quei diritti sempre più negati e calpestati
Il nostro tempo è ora! Sicurezza sui luoghi di Lavoro –
Lavoro stabile e garantito, dignitoso e sicuro per tutti e tutte!