SEMBRA CHIUSA OGNI PROSPETTIVA OCCUPAZIONALE PER GLI LSU DEL COMUNE DI PONTE

PROCLAMATO LO STATO DI AGITAZIONE

Benevento -

 

L’amministrazione Comunale di Ponte, a sciogliemto della riserva manifestata dall’Assessore Comunale con delega al Personale – Angelo Maffei – nell’ambito della riunione sindacale tenutasi in data 17 gennaio u.s. , in cui partecipavano anche  il Segretario Comunale – Dott. Salvatore D’Agostino; il Responsabile del Settore Tecnico-Manutentivo –Geom. Nicola Domenico Iannella, oltre che  la scrivente O.S. USB, nonché gli LSU Giuseppe Pinto e D’Alessio Antonio,  ha deliberato, con atto di G.C. n. 20 del 01/03/2012 e trasmesso  all’USB solo il 15 di marzo u.s., “di stabilire, per quanto riguarda la stabilizzazione dei Lavoratori Socialmente Utili, che questa Amministrazione non intende esprimere alcuna manifestazione d’interesse dato che è intenzionata ad attuare altri tipi di programmazione.

Tale perentoria posizione, oltre che affossare definitivamente ogni speranza occupazionale da tempo auspicata dagli LSU anche per effetto di un loro utilizzo, da oltre 15 anni,  nelle più svariate attività istituzionali proprie dell’Ente,  risulta essere  in controtendenza con gli orientamenti Governativi – Nazionali e Regionali – poiché nel recente passato sono state adottate norme legislative e misure economiche incentivati, dedicate e vincolate, per cercare di risolvere in positivo la piaga della precarietà, con particolare riguardo nel prevedere incentivi economici commisurati per la stabilizzazione dei LSU.

In particolare la Regione Campania – settore ORMEL – aveva dato corso a tali orientamenti attivando, anche  a mezzo di ricognizione di manifestazione di interesse, le procedure in cui si prevedevano  incentivi  economici  nella misura di 20 mila euro per ogni LSU  e per un triennio, la qual misura economica sarebbe stata resa disponibile per gli Enti utilizzatori di LSU che procedevano alla loro stabilizzazione,  previo sottoscrizione di protocollo di intesa con la stessa Regione Campania – Assessorato Regionale al Lavoro, per il Comune di Ponte dette procedure erano stata avviata dalla passata gestione amministrativa – giunta Meola-.

 

Tutto ciò, ovviamente,  non ha nessuna  valenza  per questa Amministrazione Comunale di Ponte tanto da asserire che è intenzionata ad attuare altri tipi di programmazione.

 

Poiché non è dato sapere quali siano questi “altri tipi di programmazione” posizione, peraltro, non  emersa nell’ambito della riunione sindacale del 17 gennaio u.s., così come pure non è stata fornita alcuna spiegazione rispetto alla richiesta di come viene utilizzata  una persona, non meglio identificata, che effettua attività lavorative presso l’Ente,  è stato deciso, in assemblea, di proclamare da subito lo stato di agitazione,  di inoltrare istanza dettagliata all’Amministrazione Comunale coinvolgendo i consiglieri Tutti – maggioranza ed opposizione-, richiedendo nel contempo, al Prefetto di Benevento la convocazione delle parti per il tentativo obbligatorio di conciliazione – legge 146/90 come modificata con la legge 83/2000 e successive m. e i.,  procedure propedeutiche di raffreddamento in caso di attuazione di azioni di giornate di mobilitazione e di sciopero che stante l’attuale situazione si ritengono improcrastinabili.