I CITTADINI SI MOBILITANO
IN CONFERENZA STAMPA SI SONO ANNUNCIATE LE MODALITA DI PARTECIPAZIONE ALLA MANIFESTAZIONE RAGIONALE PER IL DIRITTO ALLA SANITA' PUBBLICA
“Il sistema sanitario pubblico nella nostra regione ha un deficit di oltre 7 miliardi di euro provocato da una classe politica incapace di risanarlo: lo dimostra l’impostazione puramente “ragionieristica” dei tagli operati dall’Amministrazione Regionale della Campania che – attraverso il decreto n. 49 del 27 settembre 2010 - prevedono l’aumento dei ticket sulle prestazioni, l’aumento del 100% del Codice Bianco in caso di ricorso al Pronto Soccorso, la chiusura di molti ospedali, la soppressione di servizi essenziali e di 2400 posti letto. Provvedimenti che non intaccano gli sprechi e gli interessi dei privati, ma al contrario favoriscono lo smantellamento della sanità pubblica: come la storia delle privatizzazioni in Italia insegna, infatti, quando si vuole privatizzare un servizio pubblico, prima lo si rende inefficiente. Ed è quello che sta accadendo con la sanità campana il cui dissesto non dipende dai lavoratori, né dai cittadini che ora non sono più disposti a pagarne le conseguenze”. Così, nel corso della conferenza stampa tenutasi oggi al Palazzo del Volontariato, hanno esordito i rappresentanti dell’USB (Unione sindacale di base) e delle varie associazioni che hanno creato il “comitato per il diritto alla salute in Campania”: ovvero, diritto a un ambiente non avvelenato dai rifiuti e a una sanità pubblica efficiente.
Rifiuti e Sanità accomunati perché, come ha dichiarato il responsabile dell’USB di Benevento, Giovanni Venditti: “Sono due settori dove maggiori sono gli interessi illeciti e le clientele politiche, in quanto sono quelli dove c’è la maggiore spesa pubblica con il minore controllo, e dove le gestioni commissariali – che hanno consentito procedure spesso arbitrarie, antidemocratiche e poco trasparenti - hanno aggravato la situazione come rivelano le indagini della magistratura e il disastro sanitario e ambientale che è sotto gli occhi di tutti”.
“Il primo obiettivo di questo movimento, dunque, è costruire un ampio fronte di opposizione sociale dal basso, per dimostrare l’inutilità dei sacrifici stabiliti dal piano di “riorganizzazione” regionale e per realizzare, in alternativa, una gestione “partecipata” del risanamento della sanità nella quale lavoratori e cittadini siano protagonisti in sintonia con i 1800 casi già realizzati nel mondo - Italia compresa - di gestione partecipata della cosa pubblica”, hanno specificato Rolando Di Bernardo, Giovanni Repola, Serena Romano, Vittorio Conte, Francesca Panarese e Nicola Colangelo, rappresentanti delle associazioni presenti all’incontro (e ripresi nelle fotografie).
Quanto agli strumenti messi in campo per raggiungere tale obiettivo sono:
lo sciopero degli operatori della sanità proclamato per venerdì mattina 10 dicembre e il corteo di cittadini che a Napoli, a supporto dello sciopero, sfilerà indossando un lenzuolo bianco: quel simbolo della perdita di identità di cittadino e dei suoi diritti, utilizzato per la prima volta proprio a Benevento in campo sanitario, per far valere i diritti di “malati fantasma”. Corteo che, partendo da piazza del Gesù, arriverà alla sede della Regione Campania dove consegnerà al presidente Caldoro:
- il ricorso al TAR contro la legittimità dei decreti del governo regionale;
- le prime firme – 20.000 solo a Salerno – delle 100.000 che si intende raccogliere per una a petizione popolare al presidente della Repubblica a supporto del ricorso;
- le proposte per un piano di vera riorganizzazione della sanità campana, del quale si anticipano qui di seguito criticità e presupposti.
L’autobus per partecipare al corteo parte alle 8,00 da piazza Risorgimento: per ulteriori informazioni e prenotazioni, rivolgersi alla sede dell’USB ai numeri tel/fax 0824 - 334034 ; cell 338- 3592245 o via mail a: benevento@usb.it